Marco Silvestri

"Sogno l'Europa con l'Udinese"

Il portiere dei friulani: "Felice di essere qui, ho comprato casa, voglio giocare e non fare il secondo in un grande club. Scommetto su Perez: è migliorato moltissimo"

 

La scelta l’ha fatta, felice: "Ho comprato casa nei dintorni di Udine. Perché la città è piccola (il mio paese, Sologno, ha 100 abitanti), ma ha qualità. Scuola e palestra per mia figlia sono di alto livello. In 10 minuti sei dappertutto. E poi voglio giocare, ne ho bisogno, non andrei in un grande club a fare il secondo e la tifoseria dell’Udinese mi piace tanto".

 

Marco Silvestri è la certezza italiana di una squadra ricca di etnie. Il portiere che, con grande sicurezza, guida la difesa e su cui si può sempre contare.

 

Allora, visto che lei guida la difesa, ci dica un calciatore su cui scommettere. 

"Nehuen Perez, il centrale argentino che giocherà a destra, tra i tre, il ruolo che predilige. L’ho visto molto migliorato".

 

E l’Udinese? Lo scorso anno siete partiti col botto, poi siete arrivati dodicesimi. 

"Giocavamo molto bene, avremmo potuto continuare. Ma abbiamo ceduto qualche giocatore e ne abbiamo persi un paio per infortuni gravi. Così il livello degli allenamenti da gennaio è calato. Ora ripartiamo fiduciosi anche se ci sono 7-8 squadre difficili da superare. Pure io vorrei gettoni europei".

 

Contento della sua ultima stagione?

"Sì, ho fatto dieci clean sheet migliorando il mio record".

 

La fanno capitano? 

"Sarebbe un onore ma non è una mia priorità".

 

Un altro italiano è stato preso: Lorenzo Lucca, deve esplodere. 

"In B a Pisa fece bene e Antonio Caracciolo, mio amico, mi ha detto che le qualità non gli mancano. A Udine può lavorare in un ambiente sereno".

 

Dicono sia anche forte alla PlayStation. Dove lei dà lezioni. Come va il progetto di creare un prodotto suo? 

"Un giorno voglio valutarlo alla play. Col mio socio abbiamo avviato un progetto parallelo con un’azienda romana per imparare come si fa. Può essere il mio futuro, ma mi piacerebbe anche allenare i portieri giovani".

 

Tra quelli attuali chi le piace?

"Io applaudo Meret, è stato il migliore. Con il Napoli che ha vinto in porta c’era lui e non l’ho mai visto sbagliare. Sono contento per Vicario sbarcato in Premier, è arrivato dal basso e se lo merita. Gli ho anche scritto".

 

Desplanches esploso con l’Italia U20 non giocava in C.

"Non sapevo chi fosse, al Mondiale l’ho visto e ha mostrato personalità".

 

Mancano 3 settimane al campionato. Che dice del suo Milan? 

"Dispiace per Maldini che da direttore ha fatto bene. Ma mi faccia aggiungere una cosa: il decreto crescita non fa bene al calcio italiano".

 

credit: Francesco Velluzzi/Gazzetta dello Sport 

31.07.23