#StavoltaVoto

Europee 2019: anche i calciatori e le calciatrici sono della partita

Voglia di votare e richieste precise da indirizzare tanto alla politica nazionale per semplificare l’esercizio del voto, che alla UE, per intervenire nella formazione dei giovani, nel sostegno a fine carriera e nella tutela della salute degli atleti. Sono questi i dati più importanti che emergono dal sondaggio Parlamento europeo-Assocalciatori presentato oggi a Roma. Con questo sondaggio AIC aderisce alla campagna a cui, grazie al protocollo FIFPro Division Europe – Parlamento Europeo, hanno partecipato diversi sindacati europei di calciatori professionisti.

Un sondaggio unico, che ha coinvolto quasi 400 tra calciatori e calciatrici, tutti interessati ad esprimersi sull’importanza del voto alle prossime elezioni europee e su quelle che dovrebbero essere le priorità della UE nel settore della tutela e della promozione dello sport più amato al mondo, come delle vite di chi gioca o ha giocato nei più importanti campionati italiani.

I calciatori e le calciatrici sono della partita

Il sondaggio evidenzia il rapporto tra calciatori e politica: oltre il 52% dei 387 atleti cittadini comunitari coinvolti ha assicurato che domenica 26 maggio scenderà non in campo ma al seggio. Il 34,3% non ha ancora preso la decisione mentre il 13,1% fa già sapere che non voterà. Ma di questi, la gran parte, il 60%, non può votare per impegni sportivi, mentre il 38%, afferma di non credere nella politica e solo il 2% di non credere nella UE. Tirando le somme, solo 19 intervistati su 387 esprime un chiaro disinteresse verso la politica, meno del 5% del totale.

Eliminare le restrizioni al voto

Un altro dato interessante è quello legato ai limiti dell’esercizio del voto. La legge italiana, che non prevede il voto per posta (come consentito in molti Stati e anche per gli italiani all’estero) o la delega ad un altro votante di fiducia (come previsto per esempio in Francia), preclude di fatto ai calciatori in trasferta ed alle calciatrici in ritiro pre-Mondiale, come per molte altre categorie professionali, la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Non un caso quindi che il 70% di chi non può votare affermi che lo farebbe se potesse esprimere la propria scelta per posta o tramite delega, ossia tramite una modifica legislativa finalizzata a facilitare l’esercizio del voto.

Formazione per i giovani, sostegno per il fine carriera e tutela per la salute degli atleti

Sono queste le tre principali richieste avanzate alle istituzioni comunitarie, ed in particolare al prossimo Parlamento europeo, da chi ha partecipato al sondaggio. L’inchiesta online vuole porsi infatti come il punto di partenza di un dialogo strutturato tra AIC e UE sui temi che più stanno a cuore a calciatrici e calciatori italiani. Subito sotto al podio, si posiziona la richiesta di misure per contrastare la violenza negli stadi e la lotta al razzismo.

Il sondaggio

Il sondaggio Parlamento UE - AIC ha coinvolto 392 tra calciatori, calciatrici ed ex-calciatori, di cui 387 di nazionalità comunitaria. A rispondere all’appello 215 calciatori professionisti in attività, 26 calciatrici di Serie A e 146 ex calciatori professionisti.

Stavoltavoto.eu

Sono oltre 280 mila gli europei che si sono iscritti al sito Stavoltavoto.eu, impegnandosi così a votare alle elezioni del 26 maggio e a coinvolgere amici, parenti e loro contatti social nel grande evento europeo della democrazia, anche organizzando eventi e meeting informativi. L'Italia con oltre 28 mila adesioni è, dopo Germania e Croazia, sul podio per iscritti alla piattaforma. E oggi anche Claudio Marchisio fa sentire la sua voce unendosi a quella di Kevin Trapp ed invitando tutti ad andare a votare domenica.

24.05.19