L’assegno unico universale
Il Dlgs n. 230/2021 ha introdotto l’assegno Unico universale per i figli a carico. Le detrazioni per figli a carico, fino a 21 anni, sono state sostituite dal beneficio economico dell’assegno Unico che, non sarà riconosciuto in busta paga ma, dovrà essere richiesto direttamente dal calciatore/calciatrice all’Inps che provvederà al riconoscimento e al pagamento. La novità maggiore consiste nel fatto che è universale e quindi, seppur decrescente all’aumentare dell’indicatore ISEE, è riconosciuto a tutti, qualunque sia il reddito percepito: spetta anche ai calciatori e calciatrici con redditi molto alti.
L’assegno, su base mensile, sarà erogato da marzo 2022 a febbraio 2023 e, successivamente sarà necessario ripresentare la domanda. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista entro il 30 giugno 2022, per non perdere il diritto a percepire l’assegno fin da marzo. Sarà riconosciuto dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, per quelle presentate successivamente alla fine di giugno.
Il valore dell’assegno, come già detto è individuato in funzione dell’ISEE e del numero dei figli, oltre alle particolarità legate all’età della madre (c’è una maggiorazione per le madri under 21). Il valore minimo garantito a tutti è di 50 euro mensili. Lo stesso valore è riconosciuto a coloro che presenteranno la domanda in assenza di indicatore ISEE. La domanda può essere presentata online, sul sito dell’Inps, direttamente dal calciatore o calciatrice attraverso l’utilizzo dello SPID oppure attraverso un Patronato o CAF. La domanda può essere presentata, in sostituzione dei genitori, dai figli maggiorenni (fino ai 21 anni non compiuti) per chiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante.