I CALCIATORI LIBERI DI ESPRIMERSI

Calcagno: “Le opinioni di chi gioca vanno accolte con spirito costruttivo”

In merito alle dichiarazioni del calciatore del Milan Adrien Rabiot sulla disputa della partita tra i rossoneri e il Como a Perth, il Presidente AIC Umberto Calcagno ha sottolineato che “Il problema non è rappresentato dall'eccezionalità di una gara e le legittime riflessioni di un atleta non andrebbero messe polemicamente in relazione con i suoi guadagni, ma ascoltate e accolte con spirito costruttivo. Tutta la categoria ha sempre dimostrato un forte senso di responsabilità verso l’intero sistema, comprendendo la necessità di ricercare nuove fonti di ricavo. Il pensiero dei protagonisti esprime una sincera preoccupazione per la loro salute e per la qualità dello spettacolo offerto; calendari troppo serrati, con conseguenti sovraccarichi di lavoro, lunghe trasferte e insufficiente periodo di recupero, influiscono negativamente su questi aspetti e solo discutendone insieme si potranno trovare soluzioni che vadano a tutela degli interessi di tutti”.

 

 

 

 

 

IL REPORT DELLA FIFPRO

La FIFPro, Federazione internazionale dei calciatori professionisti, che rappresenta e tutela i diritti e gli interessi dei giocatori a livello globale, ha appena pubblicato il “Player Workload Report” (consultabile sul sito www.fifpro.org), l’annuale report sui carichi di lavoro e sul periodo di recupero degli atleti.

Questa pubblicazione è diventata una risorsa essenziale per gli stakeholder del calcio, i preparatori atletici, gli analisti e i media, offrendo spunti chiari e basati su prove concrete su come l’evoluzione del calendario calcistico influenzi la salute, le prestazioni e la carriera dei calciatori professionisti in tutto il mondo.

Il rapporto mostra che un carico di lavoro eccessivo e un riposo insufficiente, aggravati da impegni congestionati e condizioni estreme come il caldo, influiscono negativamente sulla salute e sulle prestazioni.
Il rapporto, che utilizza i dati di 1.500 calciatori, evidenzia che molti di loro possono beneficiare di meno dei 28 giorni di riposo estivo raccomandati e una preparazione pre-campionato minima, in particolare quelli impegnati nei tornei più importanti.

La stagione 2024/25 è stata impegnativa, l’espansione delle competizioni internazionali per club ha messo ulteriormente sotto pressione il calendario delle partite, portando a stagioni senza precedenti, lunghe e congestionate. 
Anche se quest'estate ci sono stati meno tornei per nazionali rispetto al 2024, molti calciatori hanno superato regolarmente le 60-70 presenze e oltre (ad esempio Luka Modrić 79 o Alessandro Bastoni 75). 

I viaggi intercontinentali e la programmazione irresponsabile delle competizioni amplificano la fatica e compromettono il recupero, soprattutto durante le finestre internazionali, e rimangono una vera e propria minaccia per la salute.
Alcuni esempi: Moisés Caicedo, centrocampista ecuadoriano del Chelsea, durante una sosta per le nazionali ha viaggiato per 25mila chilometri e disputato 4 partite in 14 giorni; Matthew Ryan, portiere australiano del Levante di Valencia, e Marko Stamenic, centrocampista neozelandese dello Swansea City, hanno viaggiato la scorsa stagione per 165mila chilometri.

La FIFPRO intende promuovere calendari equilibrati e protezioni minime per salvaguardare i calciatori da burnout, infortuni e problemi di salute – in particolare infortuni e lesioni da stress agonistico - che potrebbero mettere fine o accorciare sensibilmente la carriera di molti calciatori.

È giunto il momento di partecipare, assieme alla FIFA e alle altre componenti essenziali del mondo del calcio, alla redazione dei calendari internazionali e di condividere l’implementazione di garanzie normative minime e periodi di riposo e recupero obbligatori.

09.10.25