IL PALLONE RACCONTA: NEDO SONETTI

Gli 80 anni del “mago di provincia”

Compie 80 anni Nedo Sonetti, uno dei maghi del calcio di provincia, di promozioni e salvezze. L’ha celebrato Sky e ha raccontato con grande lucidità le sue ospitate in tv e cosa pensa del calcio di oggi: “Quando vedo la costruzione dal basso divento matto, non è obbligatoria. Si espongono i portieri a figuracce ingiuste”. Vero, anche se il lancio lungo di qualche anno fa diventa stucchevole, se ripetitivo, e facilmente leggibile dalle difese.
E poi il duetto con Glenn Peter Stromberg: “Nedo Sonetti è unico, non lo rivedo in nessun altro”.

 

Ex stopper
Neanche il tecnico di Piombino si rivede in qualcuno. Abita a Prato, con il figlio Cristiano, che ha chiamato il nipote Nedo, come si fa soprattutto in meridione, non solo per i grandi personaggi.
E in fondo anche Sonetti è stato un grande personaggio del nostro calcio. Faceva lo stopper, a discreti livelli, fra metà anni ’60 e inizio anni ’70, fra Serie C, a La Spezia e a Salerno, e B, cinque stagioni con la Reggina, di cui è stato bandiera. Chiuse alla Salernitana, a 32 anni, pochissimi, per il calcio di oggi, tantopiù per un difensore centrale.

 

27 panchine
Quattro squadre da atleta, un totale di 27 panchine da allenatore, dal Viareggio del 1974-’75, in serie D, al Vicenza del 2010, da subentrato. Anzi, al Pavia del 2015, da Direttore Tecnico, per un mese, con il proprietario cinese Zhu.
È stato alla Casertana in C, a La Spezia. Una promozione arrivò in Serie B, a San Benedetto del Tronto, nell’81, con presidente Ferruccio Zoboletti. In rosa c’erano giocatori mito, nelle figurine dell’epoca, i portieri Walter Zenga e Pigino, i difensori Guglielmo Bacci e Bogoni, il libero Cagni, il centrocampista Franco Caccia, l’esterno Italo Schiavi, arrivato in A nell’Avellino, e poi Fabiano Speggiorin.

 

Successi e sconfitte
Altra promozione in serie B, con l’Atalanta, portata a un eccellente 8° posto in A e alla finale di Coppa Italia nell’86-’87, mentre la squadra retrocedeva. Vinse il Napoli neoscudettato, con Ottavio Bianchi, Nedo nelle due gare schierò giocatori che poi sarebbero arrivati in semifinale di Coppa delle Coppe, con il compianto Emiliano Mondonico: Piotti fra i pali; Giampaolo Rossi, Carmine Gentile; Icardi, Progna, Stromberg; Bonacina, Magrin, Cantarutti.
Nel 1992-’93 stabilì un piccolo record negativo, ovvero iniziò la stagione con il Lecce, in Serie A, fu esonerato che era ultimo, con 8 sconfitte in 11 gare, e subentrò al Monza, in B, da novembre, ed entrambe le squadre retrocedettero. Da molti anni non si può più allenare nella stessa stagione in categorie diverse, solo si può passare all’estero, com’è capitato a Carlo Ancelotti nella scorsa.

 

Specialista in subentri
La grande occasione fu al Torino, nel ’94-’95, finì 11° mentre la società aveva problemi, con il presidente Gianmarco Calleri. Iniziò Serino Rampanti, poi Lido Vieri, quindi arrivò Nedo, per una buona salvezza, con Abedì Pelè, Pessotto e Rizzitelli, allo stadio Delle Alpi. Venne esonerato a metà della stagione successiva. Da fine anni ’90 è diventato specialista per subentri in situazione disperata: a Lecce, Ancona, Cagliari e Ascoli in Serie A, riuscì a salvare i sardi nel 2006. Le stagioni di Sonetti erano spesso incomplete, da subentrato e magari sostituito e poi richiamato. Un mago del calcio all’italiana, come lo scomparso Guido Mazzetti.

 

Passione insospettabile
C’è un passaggio di una nostra intervista per Libero, pubblicata una decina d’anni fa, che ci è rimasto impresso. “Grazie a medici benevoli” – rivelò Sonetti – “ho seguito interventi chirurgici in sala operatoria, anche a cuore aperto, l’impianto di bypass. Ho una grande passione per medicina, chirurgia e psicologia. Sono un buon lettore, mentre da studente ho preso solo il diploma in ragioneria. Per fare il tecnico a certi livelli serve la capacità di essere portatori di cose importanti".
Altri passatempo, a parte frequentare le sale operatorie…: “La lirica: sono un pucciniano dal cuore dolce, che ha girato tutti i teatri più importanti d’Italia”.
E anche tante piazze da tecnico, in un totale di 12 regioni. Se non è un record poco ci manca.

 

(autore: Vanni Zagnoli)

26.02.21