I diritti delle donne nello sport

Conferenza a Legnago nell’ambito del progetto europeo ENWOSP-European Network for Women’s

Non si tratta solo di cambiare le leggi, ma anche le mentalità. È l’obiettivo che AIC si è prefissato nel mondo del calcio e la collaborazione con Uisp, che ha rielaborato a fumetti la Carta dei diritti delle donne nello sport, realizzata nell’ambito del progetto europeo ENWOSP-European Network for Women’s, va in questa direzione. Ieri al liceo G. Cotta di Legnago si è tenuta una conferenza sul tema in presenza di duecento studenti con testimonial d'eccezione: Gaëlle Thalmann portiere della AGSM Verona e della Nazionale Svizzera, Federica Di Criscio difensore della AGSM Verona e della Nazionale Italiana, le giovani campionesse del liceo Cotta, Manuela Claysett Responsabile  delle Politiche di Genere della Uisp e Katia Serra per AIC. La conferenza, moderata da Tatiana Tognolo, della Uisp di Verona, è stata preceduta dalla visione di un filmato, un excursus storico sulla figura della donna nel mondo sportivo a cui è seguita una panoramica globale sulle conquiste ottenute.

“Il tempo dedicato ai ragazzi è sempre impiegato bene” – ha commentato Katia Serra. “A volte la giovane età non li aiuta a capire quali siano le problematiche che le donne devono affrontare nel mondo dello sport. Organizzare incontri come questo sono indispensabili per diffondere la conoscenza e cambiare la visione che si ha della donna che pratica sport, calcio in particolare. L'identità sessuale non dipende dalla scelta sportiva, il corpo lo forma soprattutto il DNA e ciascuna atleta si deve sentire libera di esprimersi come donna secondo il proprio stile”.
Manuela Claysset ha aggiunto: “Come Uisp riteniamo fondamentale il percorso di confrontarci coi giovani e parlare di sport femminile con la presenza di alcune importanti atlete che stanno vivendo questa esperienza”.
Per Federica di Criscio “ciò che stiamo ottenendo in questi anni ci permette di andare avanti e di guardare con fiducia al futuro: anche il semplice riconoscimento nel contratto economico del diritto alla maternità per noi è stato una grande conquista. Mi auguro che con il tempo e con le dimostrazioni che daremo, sia in campo che fuori, riusciremo ad avere più diritti, soprattutto quelli che i nostri colleghi maschi hanno da sempre. Purtroppo troppo spesso ci troviamo di fronte a fatti spiacevoli, la discriminazione c’è ed è un tasto dolente da risolvere assolutamente”.

Gaëlle Thalmann in chiusura ha commentato: “Se si sensibilizzano i giovani diventa più facile indirizzarli in un percorso in cui lo sguardo verso la donna divenga più rispettoso. All'estero le calciatrici hanno un vero e proprio contratto di lavoro, con un minimo salariale e l'assistenza INAIL  in caso di infortunio”.

Gli interventi della vice Preside Chiara Quaglia e dell'Assessore allo Sport del comune di Legnago Tommaso Casari, unitamente alle testimonianze delle giovani atlete del Liceo Cotta hanno portato ulteriori testimonianze il cui filo conduttore è la consapevolezza della mancanza di parità delle donne nello sport e la necessità di cambiare il modo di pensare.

24.02.17