TAVOLA ROTONDA SU NUOVA NORMATIVA AGENTI AL CALCIOMERCATO

Calcagno: “Abbiamo bisogno di norme certe”

Si è svolta oggi a Milano, in occasione della fase finale del calciomercato invernale allo Sheraton Milano San Siro, la tavola rotonda: “Nuova normativa agenti: implicazioni e differenze sul piano nazionale e internazionale” organizzata da Master Group, Adise, AIACS e IAFA.

 

Un momento di confronto tra le varie componenti del calcio con la partecipazione dei principali stakeholders di settore, tra cui: Rocco Galasso per ADISE (vice Presidente Associazione Direttori e Segretari), Umberto Calcagno (Presidente Associazione Calciatori), Giuseppe Galli (Presidente AIACS) e Christian Bosco (Presidente IAFA) per gli agenti.

 

“Abbiamo bisogno di norme certe” – ha detto il Presidente AIC Umberto Calcagno nel suo intervento – “Abbiamo lavorato in FIGC di concerto con altre componenti perché le norme italiane fossero in linea con quelle degli altri paesi.”

 

Sempre in continua evoluzione, la normativa relativa agli agenti nell’ultimo anno ha subito modifiche ed implementazioni, sia sul piano nazionale, sia su quello internazionale, che hanno ingenerato incertezze applicative soprattutto con riferimento al nuovo regolamento FFAR varato dalla FIFA, oggetto di molteplici impugnative innanzi ai competenti Tribunali di diversi paesi.
In Italia, come in Francia e in Svizzera, la situazione è diversa in quanto vige una normativa statuale, che ha portato ad un assetto legislativo ben definito, alla luce del quale l’attività di “agente sportivo” è una professione regolamentata.

 

“La recente riforma del lavoro” – ha proseguito – “pone delle necessità che sono esigenze di sistema. Occorre chiarire, con i decreti attuativi, alcune tematiche e far sì che tutti gli operatori conoscano tali novità e sappiano operare di conseguenza. La riforma apre, per i calciatori e le calciatrici, ma anche per gli agenti, nuove opportunità: rinnovati criteri di distinzione tra professionisti e dilettanti, l’apprendistato, le differenti tipologie di contratti per il rapporto di lavoro; novità che vanno chiarite, conosciute e messe correttamente in pratica. Tutto questo” – ha sottolineato Calcagno – “si inserisce in una situazione sociale e culturale che ci deve vedere protagonisti, soprattutto nell'interesse dei nostri giovani. Dobbiamo fare in modo che questi strumenti diventino buone opportunità, evitando che si creino ulteriori rischi per i ragazzi e le ragazze che si approcciano al nostro sport. Occorre una nuova attenzione verso i più giovani e le situazioni che possono riguardarli”.

31.01.24