TOMMASI: POLEMICHE FUORI LUOGO

“Da parte AIC nessuna chiusura”

Ospite di Radio Punto Nuovo, il presidente AIC Damiano Tommasi, ha così commentato l’attuale situazione di emergenza e i rapporti con le altre istituzioni calcistiche: “Siamo stati interpellati due volte dalla Lega di Serie A, non so quale sia l'oggetto del contendere. Abbiamo cercato un’intesa che non escludo possa esserci nei prossimi giorni. Abbiamo parlato di norme legate all'accordo collettivo, sullo spostamento di alcuni termini, al quale abbiamo aderito. Vogliamo capire qual è l'idea della Lega che dice soltanto di sospendere gli stipendi. In questo momento fare polemiche è fuori luogo, vista la situazione. Sospensione e cancellazione sono due cose diverse, oggi non c'è nessuno stipendio da sospendere, ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come si svilupperà la situazione”. 

Sull’accordo trovato dai calciatori della Juventus, Tommasi ha sottolineato che “l’AIC ne era a conoscenza, è stato un accordo che ha trovato l'intesa tra tutti i tesserati, quindi non può far altro che piacere, anche alla Lega. Accordo lineare per tutti? C'è un accordo collettivo, è ovvio che se le società ed i calciatori - a livello individuale o collettivo - giungono ad accordi, tutto fila liscio. In altre società c'è bisogno del nostro appoggio e noi ci siamo".

"Con la Lega Pro” - ha proseguito il Presidente AIC- “abbiamo portato avanti il tema, ancora non chiarito del tutto, tutti gli accordi devono essere rispettati dalle parti, basta che tutti siano d'accordo, ma ognuno può organizzarsi su basi diverse. Non so chi mette voci in giro sulla nostra indisponibilità, il nostro lavoro è far sì che vengano rispettate le regole. I calciatori sono disponibili a fare la loro parte, ma le altre istituzioni come partecipano alla situazione? Il tema principale è che al momento non si capisce il destino della stagione, che cambierebbe le  prospettive. Da parte nostra non c'è chiusura, in nessun caso. Sarà il comitato scientifico a capire se si può continuare o no. In consiglio federale capiremo eventualmente come fare, ma solo se verrà dichiara la possibilità di proseguire da chi ha la responsabilità, oggi, per la salute".

Stiamo parlando con la Lega Pro per tutelare i contratti più bassi” - ha concluso - “per far sì che questa crisi non si ripercuota troppo sui club. La nostra preoccupazione in questo momento è anche la sopravvivenza delle società".

05.04.20