Tana... Libera tutti

A Verona una tavola rotonda sul Vincolo Sportivo

Domenica 17 novembre, a Verona, si è tornati a parlare di Vincolo Sportivo grazie ad una tavola rotonda organizzata dal Comitato Liberi di Giocare.

Un incontro interessante e ricco di spunti, modetato dal giornalista Matteo Fontana, al quale ha partecipato anche l’Associazione Italiana Calciatori con la presenza del Presidente Tommasi e del Responsabile Dipartimento Dilettanti, Giorgio Gaggioli. Assieme a loro Moreno Carli (Liberatemi dal Vincolo Sportivo), Nicola Brotto (Responsabile Sport Unicef Italia) e l’avvocato, ex-calciatore professionista, Federico Masi.

L’AIC ritrova nelle parole di Tommasi lo spirito che da sempre motiva l’impegno dell’Associazione nella battaglia al vincolo: “Il tema del vincolo sportivo dovrebbe essere uno dei temi inseriti nell'agenda di un Ministero dello Sport. Ci siamo trovati e ci troveremo in altre occasioni per raccontare le storture di un istituto, il vincolo sportivo, fuori dal tempo ma soprattutto raccontiamo le buone pratiche delle società sportive che non utilizzano il vincolo. Fare sport e non avvalersi del vincolo abbiamo visto che non solo è possibile ma è anche un bollino di qualità”.

Gaggioli sottolinea l’assurdità del vincolo e l’importanza della tutela dei minori: “In occasione del trentennale della convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza siamo ancora a discutere di un istituto (il vincolo sportivo) che rinnega 3 fondamentali principi della convenzione stessa: il diritto a giocare, il diritto ad essere ascoltato e il superiore interesse dei diritti dei bambini rispetto ogni altro”.

La presenza di UNICEF Italia è una conferma ulteriore di come il vincolo sportivo vada combattuto a 360 gradi violando, di fatto, i diritti di bambini e ragazzi. Brotto ha sottolineato di quanto siano importanti anche i doveri degli adulti in questo senso: “I diritti dei bambini devono coincidere con i doveri degli adulti, nell'ottica della Convenzione. Lo sport è un veicolo straordinario di questi diritti e doveri. Attraverso di esso, ogni ragazzo e ragazza può crescere libero, sviluppando competenze indispensabili all'età adulta, della responsabilità. Il vincolo è, in questa ottica, quanto di più lontano dal diritto allo sport e al tempo libero”.

 

19.11.19