Rai Documentari presenta: Numero 3, Sara Gama

Un omaggio al Capitano della Nazionale Italiana, simbolo del calcio femminile nel mondo. In onda il 13 gennaio alle 16:00 su Rai Tre e su Raiplay

Se il calcio femminile ha un volto, riconosciuto nel nostro Paese ma anche all’estero, è quello rassicurante e sempre concentrato di Sara Gama, a cui Rai Documentari dedica “Numero 3, Sara Gama”.

Il ritratto della donna e calciatrice triestina dalla personalità fortissima, protagonista insieme alle sue colleghe del cambiamento epocale del calcio femminile italiano, è un documentario di Martina Proietti e Giuseppe Rolli, prodotto da Rai Documentari per la regia di Fedora Sasso, in prima visione il 13 gennaio alle 16:00 su Rai Tre.  

Capitana della Nazionale italiana e della Juventus Women, Sara racconta la sua infanzia nei primi campi da calcio a Trieste, un inizio difficile per una bambina che pratica uno sport per soli maschi. Gioca prima nel Tavagnacco, una delle realtà di punta del nostro movimento calcistico femminile negli anni ‘90, poi nel Brescia. Ma la sua carriera decolla con l’esperienza internazionale da professionista nel Paris Saint Germain, in uno dei campionati migliori al mondo, la Division 1 Féminine. Sara però sceglie di ritornare in Italia, a Brescia, portando con sé la sua esperienza e la voglia di ricominciare e cambiare: vince tutto, fino ai quarti di Champions e comincia a lottare per il riconoscimento dei diritti del calcio professionistico femminile a livello federale. Fino all’approdo nel 2017 alla Juventus, tra le prime squadre in Italia a credere e investire nel calcio femminile.  

 

Un ritratto inedito di questa campionessa - non solo giocatrice ma anche consigliere federale della FIGC dal 2018, oltre che vicepresidente AIC dal 2020 - che ha il merito di aver portato alla luce un tema per anni sottaciuto, la parità di genere in uno sport come il calcio. Le difficoltà, le sfide e gli ostacoli verso il riconoscimento del ruolo del calcio femminile come un lavoro professionistico si intrecciano ai ricordi di Sara Gama e alle emozioni di chi la conosce e crede in lei da quando era piccolissima. A parlare di lei i suoi primi allenatori, le amiche di infanzia, le colleghe, come Barbara Bonansea e Cristiana Girelli, ma anche personalità del mondo del calcio e delle Istituzioni: il campione juventino Claudio Marchisio, Milena Bertolini, commissaria tecnica della nazionale femminile, Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, Lapo Elkann e Evelina Christillin e i giornalisti sportivi Donatella Scarnati e Pier Luigi Pardo.

 

Accanto a Sara, la figura di Agata, la bimba “co-protagonista” di cinque anni cha iniziato a giocare a calcio nello stesso campo di Sara Gama, a cui Sara può rivolgersi con orgoglio: “Oggi le ragazzine possono pensare di giocare a calcio e farne la propria professione con le tutele garantite come tutti i lavoratori. Questo è il lascito della mia generazione a quelle successive”.

 

Fortemente impegnata anche nella lotta al razzismo sui campi da calcio e nella società italiana, una leadership da pioniera che le ha permesso di affrontare questioni complesse con coraggio, forza e dignità, Sara Gama è diventata un volto del nostro sport rappresentando i valori del calcio femminile. E il titolo di questo documentario lo spiega lei stessa al Presidente Mattarella, durante la convocazione della nazionale femminile dopo i Mondiali del 2019: “Porto il numero 3 sulla maglia, è il numero tre della nostra bellissima costituzione secondo cui siamo tutti uguali davanti alla legge senza distinzione alcuna”.

09.01.23