"Il Calciatore" - aprile '06

“Ho cominciato in oratorio, ad Orago. Avevo sui 10 anni quando mi sono iscritto in una società, lì di un paesino vicino. E’ stato due anni dopo, giocando contro la squadra dei giovanissimi regionali del Milan che ho avuto modo di fare due gol, giocavo allora da centrocampista: mi hanno visto e così è cominciata. Sì, ho avuto anch’io una persona che più degli altri mi ha portato su e giù, lui si chiama Giuseppe e tra l’altro faceva proprio di mestiere il tassista, era uno dei dirigenti della società. Con la scuola ho il diploma di perito aziendale, scuola pubblica, l’ho presa per davvero la maturità, non sono passato per gli istituti privati. Se non avessi fatto il calciatore mi sarebbe piaciuto fare il magistrato, un procuratore della repubblica. M’ero anche iscritto a Legge ma presto ho lasciato perdere del tutto: avevo 21-22 anni, le mie prime presenze in prima squadra col Milan, quell’anno si vinse lo scudetto: arrivarono così contratto e tanti soldi. È stato da lì che ha cominciato ad essere lavoro”.