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Ex Jugoslavia, terra di talenti

L’ex Jugoslavia ha sempre regalato nella sua storia grandi sportivi, spesso caratterizzati da un grande talento individuale non sempre accompagnato da altrettanta disciplina.

Il panorama calcistico jugoslavo, ora serbo-croato, è stato dominato sin dalla notte dei tempi, da quattro club divisi da un’acerrima rivalità: Stella RossaPartizan Belgrado e Dinamo ZagabriaHajduk Spalato.

In Serbia, quella tra i biancorossi della Stella Rossa e i bianconeri del Partizan è una rivalità che abbraccia tutte le discipline di queste due storiche società polisportive: fra le due squadre di calcio continua un perpetuo duello iniziato nel 1945; la Stella Rossa conta ad oggi 28 scudetti (e una Coppa dei Campioni) contro il 27 titoli nazionali del Partizan. Il derby di Belgrado è una delle partite più sentite d’Europa, spesso accompagnata da gravi episodi di violenza tra tifosi.

In Croazia, la superiorità dell’Hajduk ai tempi della Jugoslavia unita ha ceduto il passo ad un dominio pressoché incontrastato della Dinamo, una superiorità iniziata dal 1992, anno dell’indipendenza croata. La Dinamo è in testa nel confronto a due con la storica rivale quanto a titoli vinti con un parziale, ad oggi, di 23 a 15.

Nonostante una storia molto complessa e difficile, Croazia e Serbia continuano a presentare al mondo dello sport grandissime eccellenze e il calcio ne è un chiaro esempio. 

Dalla Croazia proviene il recente pallone d’oro Luka Modrić assieme a Rakitić, agli “italiani” MandzukicPerisić, Brozović, Vrsaljko, Pjaca, Badelj, Rog, Pasalić, Bradarić. 

In Serbia sono nati e cresciuti i talenti di Milinković-Savić, Kolarov, Ljajić, Matić, Milenković e Tadić.

 

24.01.19