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“Lebbrosi” contro “Canaglie”: il derby di Rosario

Essere di Rosario vuol dire essere in una maniera esagerata argentino. Fino alle estreme conseguenze.

Sono parole di Jorge Valdano, rosarino doc, sulla sua città e sul rapporto con due club che la dividono esattamente a metà e con in comune solo le origini britanniche: il Rosario Central fondato nel 1889 da alcuni operai inglesi che lavoravano nelle ferrovie argentine, ed il Newell’s Old Boys che viene costituito nel 1903 da alcuni ex allievi della Rosario High School in onore del direttore e allenatore di calcio Isaac Newell.

Si tratta del derby più antico d’Argentina, con 115 anni di storia alle spalle che spesso sfocia nella violenza delle rispettive “barras bravas”, contraddistinto da una rivalità che non teme confronti e che si radicalizza negli anni ’20. In quel periodo nei quartieri più poveri di Rosario si diffonde la lebbra e per questo le autorità municipali tentano di organizzare un match di beneficenza: il Newell’s accetta subito, non così il Central, con il risultato che, da allora, i tifosi del Central sono chiamati “Canallas” per la loro insensibilità, quelli del Newell’s “Leprosas” per la loro fin troppo esibita disponibilità nei confronti degli ammalati di lebbra…

La contrapposizione è costante, in primo luogo nei risultati: il Newell’s ha vinto sei titoli argentini, il Central quattro più una coppa nazionale ed una coppa della Conmebol, mentre nei 268 derby ufficiali le Canallas conducono 90 a 75.

Ma esiste un altro terreno di confronto parallelo, che consiste nell’esibizione orgogliosa dei rispettivi campioni: il Newell’s può vantare il “Loco” Bielsa, a cui nonostante sia ancora in vita è intitolato lo stadio, Gabriel Batistuta, Jorge Valdano; il Central controbatte con Mario Kempes, Luis Menotti, Angel Di Maria.

Ma gli idoli che, come testimoniato dai numerosi murales, maggiormente contribuiscono al patrimonio identitario dei due club sono, per i rossoneri, Leo Messi, nato e cresciuto nella parte meridionale di Rosario e quindi naturalmente “leproso” accanito del Newell’s, con il quale è stato tesserato dagli otto ai tredici anni e dove spera un giorno di ritornare.

Il Central risponde invece con una delle figure iconiche più famose del XX° secolo, Ernesto “Che” Guevara, gran tifoso del gialloblu, come testimonia una della foto scattate durante uno dei suoi viaggi da "diario della motocicletta", reliquia senza tempo della passione “canalla”.

20.10.20