Calciatore del mese AIC novembre '19 – Serie A

LUIS ALBERTO

A novembre la concorrenza per la vittoria del premio di miglior calciatore del mese era molto serrata. I quattro candidati per l’occasione erano Romelu Lukaku, Radja Nainggolan, Luis Alberto e Paulo Dybala, ognuno con una piccola storia di rinascita alle spalle. 

Lukaku, ad esempio, ha segnato ben tre gol in campionato a novembre, diventando il principale rivale di Immobile (che ha vinto il premio per ottobre) per il titolo di capocannoniere della Serie A, e legittimando definitivamente la sua importanza all’interno dell’Inter. In questo modo, l’attaccante belga è tornato sul palco delle migliori prime punte al mondo dopo essere stato scartato dal Manchester United. Nainggolan a livello puramente realizzativo ha fatto addirittura meglio, mettendo a segno 3 gol e 4 assist, e definendo il suo ruolo di demiurgo del nuovo Cagliari di Maran. Anche Nainggolan veniva da una stagione negativa ed era stato messo fuori squadra dall’Inter, mentre adesso è di nuovo uno dei migliori centrocampisti del campionato, per come riesce a combinare intensità e qualità realizzative. Novembre è stato anche il mese in cui abbiamo riscoperto l’incredibile talento di Dybala, tornato a splendere nel contesto associativo disegnato da Sarri. Alla fine, però, nel voto sui social dell’AIC e dell’Ultimo Uomo l’ha spuntata Luis Alberto, dopo un testa a testa serratissimo con Nainggolan. 

Il trequartista spagnolo a novembre ha messo a segno tre assist e un gol, e ci ha ricordato cosa lo aveva reso speciale due anni fa, quando l’avevamo scoperto per la prima volta. Quella del trequartista spagnolo è forse la più catartica di queste storie di rinascita, in primo luogo perché è la seconda da quando è in Italia.

La carriera di Luis Alberto, infatti, sembra andare avanti come un’onda sinusoidale e ogni stagione negativa sembra prepararne una positiva, e viceversa. La Lazio lo aveva acquistato a un anno dalla scadenza del contratto dopo un’ottima stagione al Deportivo la Coruña, per poi vederlo sparire quasi del tutto dal campo al primo anno con Inzaghi in panchina. Una stagione da appena quattro partite da titolare che però era stata propedeutica all’incredibile annata 2017/18, in cui Luis Alberto aveva messo a segno 12 gol e 18 assist stagionali. Questa volta, invece, la rinascita è avvenuta a partire dall’opaca stagione 2018/19, in cui Luis Alberto aveva messo a segno solo 5 gol e 6 assist tra campionato e Europa League. 

Con le grandi prestazioni di novembre Luis Alberto è tornato ad essere uno dei trequartisti più influenti della Serie A, avendo messo a segno da inizio stagione ben 9 assist. Una cifra che nei cinque principali campionati europei è eguagliata solo da De Bruyne del Manchester City. Luis Alberto, però, è inserito in un contesto molto meno dominante rispetto a De Bruyne, con la palla e senza, e questo fa risaltare ancora di più il suo talento unico nel riuscirsi a ritagliare occasioni per creare gioco anche in situazioni in cui il tempo e lo spazio per eseguire la giocata sono ridotti al minimo. Come ad esempio quello che ha permesso a Caicedo di segnare l’1-2 finale contro il Sassuolo, realizzato in un fazzoletto di campo minuscolo in cui la gran parte dei giocatori di Serie A farebbe fatica anche solo a controllare il pallone.

Luis Alberto non è certo un giocatore continuo ma nei suoi momenti migliori, come in questo novembre, è davvero un modello per tutti quei giocatori che hanno l’ambizione di sopravvivere all’intensità con la tecnica e l’intelligenza.

QUI l'articolo dell'Ultimo Uomo

 

06.12.19