Calciatore del mese AIC dicembre'19 – Serie A

DEJAN KULUSEVSKI

Nel 2019 Dejan Kulusevski ha esordito tra i professionisti e si è affermato come uno dei migliori classe 2000 d’Europa. Un anno d’oro che ha chiuso vincendo il premio Calciatore del mese AIC di dicembre. Nelle premiazioni raccoglie lo scatto di un altro grandissimo rifinitore come Luis Alberto, anche lui protagonista di un altro eccezionale mese. Nelle votazioni invece Kulusevski ha sconfitto Cristiano Ronaldo, autore di 4 gol in 3 partite nel mese, di cui uno tra i più belli della sua carriera. Ma anche Cristian Ansaldi e Amadou Diawara, il primo autore di tre reti e il secondo cervello e motore di una Roma in grande forma. 

Tra tutti loro se Dejan Kulusevski è quello che esprime il talento più futuristico non è solo perché è il più giovane, ma anche perché il suo stile di gioco sembra atterrato da un’epoca in cui gli atleti sono ancora più grossi e più veloci di quanto già non siano ora. Il suo mese di dicembre lo ha confermato. Il Parma ha vinto due partite in trasferta e pareggiato l’ultima in casa, in una situazione d’emergenza, e Kulusevski è stato semplicemente devastante in ognuna di queste partite. 

Contro la Sampdoria, in una partita difficile, ha aiutato la squadra a risalire il campo e a respirare con qualche strappo, le sue difese del pallone e qualche fallo rimediato. Contro il Napoli, al San Paolo, nella vittoria forse più prestigiosa di una stagione in cui il Parma ha già battuto la Roma, ha servito un assist e fatto un gol. Dopo appena due minuti ha approfittato di un errore di Koulibaly per andare verso la porta. Il centrale senegalese è addirittura caduto per provare a rimontarlo. Quando Kulusevski corre in verticale e ha molto spazio davanti c’è qualcosa di irreversibile nell’aria. Poi ha condannato il Napoli al 93’ servendo l’assist per il gol vittoria a Gervinho. Non l’assist migliore della sua stagione, ma comunque un passaggio in cui ha dimostrato una freddezza perfetta.

Nell’ultima partita, poi, contro il Brescia, ha servito l’assist nei minuti di recupero a Grassi. Uno di quei cross all’ultimo pallone giocabile, che hanno la forma di preghiere, ma che se partono dal sinistro di Kulusevski diventano incantesimi, formule che fanno succedere cose. In questo contesto Kulusevski ha confermato una capacità di fare cose decisive e di prendersi responsabilità non comune a neanche vent’anni.

QUI l'articolo dedicato a Kulusevski da l'Ultimo Uomo

27.12.19