CALCAGNO: LISTE IN C NORMA INSPIEGABILE

Il Vicepresidente AIC a Tuttomercatoweb.com

Il Vicepresidente Vicario AIC Umberto Calcagno, nell’intervista rilasciata a Tuttomercatoweb.com, riguardo le liste in Serie C (22 calciatori con un solo slot per un giocatore nato dal 2001 in poi, massimo 8 i prestiti, in campo ogni partita dovranno essere garantiti almeno 271 minuti degli under, dunque 3 giocatori più un cambio, non contando il recupero) ha dichiarato: “Appena si intraprende un percorso che pare giusto, si ritorna indietro a vecchie dinamiche. Così limitiamo chi vuole investire. Perché abbassare il livello tecnico? Perché abbassare il livello del contesto formativo dei giovani, costringendo i club a schierarli prima del tempo? Così si penalizza pure chi cerca davvero di programmare in modo virtuoso”.

Perché è stata scelta questa strada, a suo avviso?
“Progettualmente e logicamente inspiegabile. Questo crea anche storture di mercato, inevitabili, perché combinare le due questioni, rosa da 22 e minutaggio obbligatorio, porterà ad avere delle rose con massimo 10-12 over. Non oltre. E questo è stato scelto da Presidenti che sembrano mirare solo ad appiattire i valori tecnici del campionato per poter competere. Piuttosto, aumentiamo lo splafonamento del 40% per chi spende più di 1 milione”.

Con queste nuove liste, si penalizza la valorizzazione ragionata e virtuosa.
“A chi fa veramente formazione ragionata non diamo risorse. La situazione è aberrante dal punto di vista formativo: con la scusa dei giovani si supporta solo chi non vuol spendere. È una norma portata avanti da squadre che l'anno scorso hanno rinunciato a fare i play-off. È indicativo di quanto interessi l'aspetto tecnico-sportivo a questi soggetti”.

È frutto della crisi, forse?
“No. Non si giustifica con la crisi economica: chi obbliga a prender più calciatori? Chi vuol spendere di meno costringe gli altri ad abbassare il livello. Non vanno mischiate le questioni tecnico sportive con quelle economiche”.

Cosa farete?
“Proclameremo presto lo stato d’agitazione. Sentiremo i nostri e non sarà una cosa che lasceremo passare facilmente”.

04.08.20