ATTIVITÀ CALCIATORI PIÙ FITTA DURANTE LA PANDEMIA

Ricerca di FIFPRO e KPMG Football Benchmark

Da una ricerca di FIFPRO e KPMG Football Benchmark risulta che i calciatori stanno affrontando un calendario di partite sempre più fitto durante la pandemia di COVID-19. Alcuni di loro giocano fino all'82% delle proprie partite avendo meno dei cinque giorni di riposo raccomandati.

 

Il report “Player workload & recovery during the emergency calendar” fornisce un'analisi scientifica di metà stagione sul carico di lavoro dei giocatori e il calendario delle partite. Il report presenta un gruppo rappresentativo di 265 calciatori di 43 campionati nazionali in sei confederazioni a livello globale e comprende sia partite di club che di selezioni nazionali.

 

I dati nel report provengono dalla piattaforma digitale Player Workload Monitoring (PWM) che è stata lanciata oggi. La piattaforma fornisce dati raccolti dal campione rappresentativo di calciatori sul loro tempo di gioco, i loro periodi di recupero ed informazioni sui viaggi dovuti a partite internazionali.

 

Il report rivela che durante il periodo di emergenza, tra il 1° maggio 2020 e il 31 gennaio 2021, i giocatori che competono principalmente in competizioni nazionali hanno visto crescere fino al 42% il loro numero medio di apparizioni in campo avendo meno di cinque giorni di recupero: un aumento del 10,7% rispetto a prima della pandemia.

 

Per coloro che giocano regolarmente in competizioni internazionali la quantità di partite in questa fascia critica, in cui generalmente gli infortuni sono più frequenti (*), è aumentata fino a raggiungere il 52%.

 

Aumento del numero di partite consecutive nella fascia critica
Dal rapporto di ricerca emerge che Samir Handanovic, portiere del FC Internazionale Milano, ha
giocato soltanto il 18% delle partite con almeno cinque giorni di recupero. Francesco Acerbi, della SS Lazio, e Harry Maguire, del Manchester United FC, hanno giocato rispettivamente l'80% e il 73% di partite nella stessa fascia critica.

 

Franck Kessié, dell'AC Milan, Paul Pogba, del Manchester United FC, e Harry Kane, del Tottenham Hotspur FC, sono tra i giocatori che hanno avuto il carico di lavoro più intenso, con un tempo medio di riposo di appena quattro giorni.

 

In Africa, Ali Maâloul (Al-Ahly, Egitto) ha giocato il 64% delle partite con meno di cinque giorni di recupero. Nelle Americhe, Johan Venegas (Deportivo Saprissa, Costa Rica) e Germán Cano (Vasco da Gama, Brasile) hanno partecipato al 62% delle partite in questa zona critica a rischio di infortuni. In Asia, per Tomoaki Makino (Urawa Red Diamonds, Giappone) la percentuale di tali partite è stata del 53%.

 

Scomparsa delle pause fuori stagione e della riqualificazione
Gli intervalli sempre più stretti tra una competizione e l'altra mettono i giocatori sotto pressione. Il 23% dei giocatori ha avuto meno di due settimane di intervallo tra le stagioni. Niklas Süle (Bayern Monaco) e Kylian Mbappé (Paris Saint-Germain) hanno avuto rispettivamente 11 e 13 giorni di pausa tra la UEFA Champions League di fine stagione e un nuovo turno di partite di UEFA National League. I giocatori dell'Al-Ahly in Egitto hanno avuto otto giorni di pausa tra le finali di AFC Champions League e l'inizio della loro stagione nazionale.

 

A causa degli eccezionali sfasamenti nei formati delle competizioni e delle sovrapposizioni dei
calendari, la struttura attuale crea un ciclo continuo di competizioni che priva i giocatori del riposo e del recupero sufficienti fino alla Coppa del Mondo FIFA 2022.

 

Jonas Baer-Hoffmann, Segretario Generale della FIFPRO, ha detto: “Questo report è l'ultimo serio avvertimento che la salute dei giocatori è messa a rischio dalla densità delle partite. La frequenza di partite consecutive, senza un adeguato tempo di recupero tra una e l’altra, era già un problema prima della pandemia. Durante il periodo di emergenza Covid-19 questo problema si è esteso e intensificato in tutto il calcio maschile. La mancanza di interruzioni stagionali dovuta alla sovrapposizione dei calendari delle partite e il prossimo periodo straordinario che si protrarrà fino alla Coppa del Mondo invernale del 2022 sono una prospettiva molto preoccupante”.
“È necessario agire adesso. Non si risolverà il problema se aspettiamo il calendario delle partite internazionali post-2024 per affrontarlo, quando si scontreranno tra loro gli interessi di tutti gli organizzatori di competizioni. Abbiamo bisogno di misure immediate che proteggano i giocatori garantendo pause minime fuori stagione, periodi di riposo minimi estesi tra le partite, regole di sostituzione e altro. Dobbiamo, poi, studiare una revisione radicale del calendario a partire dal 2024, che faccia della protezione della salute e della qualità delle prestazioni una priorità assoluta”.

 

La FIFPRO ha fatto una serie di raccomandazioni sulle misure per proteggere la salute e le prestazioni dei giocatori nel report “At The Limit” del 2019

 

Che cosa sono il Player Workload Monitoring e il Player IQ Hub della FIFPRO:
In collaborazione con il KPMG Football Benchmark, la piattaforma digitale aperta fornisce dati abbondanti sul tempo di gioco, sui viaggi e sui periodi di recupero di un campione rappresentativo di calciatori maschi e femmine. Un rapporto separato sulle calciatrici sarà pubblicato nelle prossime settimane. La piattaforma ha lo scopo di aiutare l'industria calcistica a prendere decisioni informate nel progettare le future competizioni nazionali e internazionali, in modo che siano sostenibili, integrate e vantaggiose per i calciatori e il calcio nel suo complesso. Oltre a rilevare il sovraccarico, aiuterà a identificare possibili opportunità in mercati che trarrebbero beneficio da competizioni nuove e innovative.

 

La piattaforma FIFPRO PWM fa parte del FIFPRO Player IQ Hub, un centro di conoscenze incentrato sui calciatori che mira a promuovere, nell'industria del calcio, decisioni intese a proteggere e migliorare le carriere e la vita lavorativa dei calciatori.

 

*La frequenza degli infortuni muscolari nel calcio professionistico è più alta nelle partite giocate entro cinque giorni dalla partita precedente: studio prospettivo condotto su un arco di 14 anni con più di 130.000 osservazioni di partite (Hakan Bengtsson, Jan Ekstrand, Markus Walden, Martin Hagglund della Linköping University, 2017).

06.05.21