Alphadio Cisse
Nel mese di ottobre la situazione del Catanzaro sembra essere cambiata. Da squadra che lambiva i playout sono finiti quasi in zona playoff. La certezza più grande per i calabresi è stata soprattutto una: Alphadjo Cisse (cognome piano, da pronunciare con l'accento sulla 'i', ha detto lui).
Cisse è la grande sorpresa di questo inizio di campionato e non è stato solo il miglior giocatore del mese di ottobre – con 3 gol contro Monza, Palermo e Mantova – ma in generale uno dei calciatori più brillanti di questa prima parte di Serie B.
Non appena Cisse si è preso una maglia da titolare, però, è apparso chiaro a tutti chi fosse l’unico giocatore imprescindibile, insieme al capitano Iemmello, per i giallorossi.
Classe 2006, nativo di Treviso e originario della Guinea, convocato in U21 da Baldini, Cisse a Catanzaro inizialmente partiva da mezzapunta sinistra di un 3-4-2-1, la sua posizione ideale probabilmente. Poi, però, per questioni di equilibrio, Aquilani ha variato sistema, inserendo un centrocampista al posto di un trequartista. Cisse in questo modo è rimasto l’unico vero rifinitore dietro Iemmello. Quando si abbassa a ricevere palla, pressarlo per i giocatori della Serie B è inutile, perché con i controlli orientati e i movimenti del bacino riesce a girarsi in un fazzoletto e spezzare le caviglie di chi lo aggredisce. Una volta partito in conduzione, non è un velocista ma è pulitissimo nel tocco e usa il corpo per mandare fuori strada gli avversari. Che sia nello stretto a con un po’ più di spazio, il suo controllo palla è capillare. Senza dimenticare doti balistiche che ne rendono estremamente concreto il repertorio, non solo bello da vedere.
La sublimazione del suo talento è stata la gara contro il Mantova. Prima, con una scodata, ha superato la pressione degli avversari, si è spalancato il campo per la conduzione e ha propiziato il cross di Favasuli, che si è convertito nell’autogol dell’1-1. Poi ha ricevuto sul vertice sinistro dell’area e ha piazzato una palombella morbidissima sotto l’incrocio del secondo palo.
Senza Cisse il Catanzaro avrebbe fatto molta più fatica in questi primi mesi.
da redazione l'Ultimo Uomo
