#FormazionePrimaVera

L'Associazione incontra i ragazzi del settore giovanile del ChievoVerona

La Sala Lucchi di Verona ha ospitato ieri sera un incontro promosso dall’Associazione Italiana Calciatori con  l’A.C. ChievoVerona che ha visto principali protagonisti i ragazzi del settore giovanile della società veronese. Un appuntamento di formazione ed orientamento, rivolto anche alle famiglie.

“Formazione PrimaVera… Diventare grandi giocando a calcio”: il titolo rivela i molteplici aspetti affrontati nel corso della serata, che ha visto alternarsi gli interventi del Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi, del Direttore Organizzativo Fabio Poli e di Andrea Catellani, responsabile Primavera e squadre nazionali del ChievoVerona.

Riflettori puntati sulla dimensione del “ragazzo calciatore”, che sarà poi “uomo calciatore”: una chiave di lettura diversa per i ragazzi, che mette in primo piano l’importanza dell’educazione scolastica e della formazione personale durante l’attività agonistica. Come sottolineato dall’intervento di Fabio Poli, è fondamentale prendere coscienza del proprio talento, come persone e non solo in quanto sportivi, anche alla luce delle probabilità che un giovane calciatore ha di diventare un professionista. Ma i numeri e le percentuali sono stati lo spunto per ribadire la necessità di coniugare vita sportiva e formazione didattica, un binomio in grado di garantire un maggior rendimento ed un miglior approccio sul campo da gioco, oltre ad una consapevolezza di una crescita personale.

Con la sua testimonianza, il Presidente Tommasi ha ribadito la necessità di portare avanti le proprie scelte, di scendere in campo prima di tutto come uomini, facendo propri i valori intrinsechi dello sport: il sacrificio, l’impegno, la costanza, la determinazione. Il talento va coltivato e va aiutato attraverso le scelte di ogni giorno. Ha ricordato la sua personale esperienza e ha invitato i ragazzi a migliorarsi ogni giorno di più, non solo sul prato verde ma anche nel quotidiano: questo consentirà loro di crescere, al di là della professione che sceglieranno di intraprendere.

Anche Andrea Catellani ha sottolineato l’importanza dello studio e del far convivere la carriera scolastica con quella calcistica, per essere anche mentalmente pronti ad affrontare le sfide che li attendono ogni giorno, in campo e fuori.

 

31.10.18